Sardegna

 

La Sardegna, culla di civiltà antichissime, per la sua posizione geografica al centro del Mediterraneo, è stata una terra di incontri fra diverse culture sin da tempi remoti. Oggi è la meta ideale per chi va alla ricerca del passato e per chi desidera spazi immensi: colline verdeggianti, foreste primarie e aspre montagne, interessanti zone minerarie e  coste incontaminate con un mare tra i più belli al mondo.

E’ LA DESTINAZIONE PERFETTA PER CHI AMA RISCOPRIRE L’AUTENTICITÀ DI ANTICHI CENTRI STORICI E ANCHE DI USI, COSTUMI, ARTIGIANATO E TRADIZIONI POPOLARI.

Le ragioni di un viaggio si possono riassumere in un’unica espressione, come dissero illustri scrittori e viaggiatori dell’800: la Sardegna è “un piccolo continente” ricco di unicità e, per chi lo scopre per la prima volta, è come “un ritorno all’infanzia”.

IL MARE

È certamente uno dei più celebri al mondo per la bellezza dei paesaggi costieri. Le sue acque cristalline dai colori caraibici e le spiagge sabbiose alternate ad alte falesie costituiscono l’attrazione più conosciuta della Sardegna. Se per lunghi secoli il mare ha causato l’isolamento, in altri momenti ha favorito gli scambi e gli incontri fra culture diverse, che hanno reso l’isola differente rispetto al resto d’Italia. Il fattore conservativo della cultura sarda rispetto agli apporti esterni è, infatti, una costante che ha permesso di mantenere intatta una forte identità nell’era della globalizzazione. È per questo che il viaggio in Sardegna arricchisce e soddisfa anche il viaggiatore più esigente alla ricerca della diversità.

L’ENTROTERRA

L’entroterra offre una natura inalterata e a tratti aspra, con i paesaggi più vari: vasti altopiani e profonde valli si alternano a catene, creste montuose e ampie pianure dove pascolano allo stato brado, tra i tanti animali, le immancabili pecore. Nei suoi spazi immensi l’uomo è un raro ospite: un’altra caratteristica che sorprende il viaggiatore è infatti la bassa densità di popolazione. In questo splendido contesto geografico la Sardegna offre un ineguagliabile patrimonio archeologico, artistico e architettonico che abbraccia un lungo arco di tempo.

UN MUSEO ALL’ APERTO

Fin dalla preistoria sono presenti tracce della presenza umana. Nei banchi rocciosi si aprono centinaia di tombe neolitiche: le “Domus de Janas” (Case delle Fate), espressione sarda del culto dei morti. Testimonianza di una civiltà unica nel Mediterraneo, nell’interno si elevano migliaia di originali torri megalitiche, i “Nuraghi”, che rendono caratteristico il paesaggio della Sardegna da oltre 3500 anni e oggi fanno parte del patrimonio culturale mondiale. I navigatori Fenici e Punici fondarono le prime città, poi abitate dai Romani, le cui rovine sono visitabili lungo le coste dell’isola. L’epoca medievale ha lasciato numerose e splendide chiese romaniche disseminate nel territorio, ma anche resti di castelli e torri che raccontano di un periodo di grande sviluppo.

 

GEOLOGIA

L’isola è una terra antichissima, tra le prime aree emerse, un vero paradiso per gli studiosi e gli appassionati del settore per la grande varietà di rocce appartenenti a tutte le ere. Il grigio scisto regala paesaggi lunari e le sue rocce ci riportano al paleozoico. Le catene montuose granitiche dal profilo seghettato e dalle forme più sorprendenti hanno tra i 600 e i 400 milioni di anni. Ma ancora troverete, in una visita non frettolosa, altopiani basaltici interrotti da vaste vallate, potenti placche calcaree in cui si aprono numerose grotte, fiumi sotterranei e profondi canyon. La ricchezza del sottosuolo per l’abbondanza di preziosi minerali ha favorito lo sfruttamento di importanti giacimenti di metalli fin dai tempi più remoti.

FLORA E FAUNA

La bio-diversità caratterizza gli ambienti naturali della Sardegna. L’insularità ha favorito l’evoluzione di specie vegetali e animali uniche: colorate orchidee selvatiche, rare peonie, profumatissima macchia mediterranea e verdi foreste primarie dove vivono mufloni, cervi e cinghiali, tutti esemplari più piccoli rispetto alle razze presenti sul continente europeo. L’avifauna stanziale e migrante annovera numerosissime specie. È possibile l’avvistamento del Cavaliere d’Italia, del pollo sultano negli stagni di acqua salmastra, zone umide molto importanti, per questo protette da una convenzione europea. Ma il principe dei trampolieri è l’ammirato fenicottero rosa, che nidifica stabilmente in Sardegna dal 1990.

LE TRADIZIONI

La cultura agro-pastorale e le influenze dei popoli che si sono avvicendati nel corso della storia hanno dato origine alle tradizioni dell’isola che si riflettono negli usi e costumi del quotidiano e si esprimono nelle sagre popolari. Le feste scandiscono i ritmi del ciclo produttivo nel corso dell’anno; infatti in origine avevano la funzione di propiziare una buona annata o di ringraziare il santo protettore. Tracce di questa profonda e antica religiosità sono oggi presenti nelle suggestive processioni della Settimana Santa. Il risveglio della natura è ancora celebrato durante i riti di carnevali dal sapore arcaico. I coloratissimi costumi, ammirati nelle splendide sfilate,  sono una testimonianza dello spirito artistico del popolo sardo e la loro varietà illude il viaggiatore di assistere a un festival di sapore internazionale.